Christòs anèsti ek nekròn,
thanàto thànaton patìsas.
Kiè tìs en tìs mnìmasi zoìn charisàmenos.

.

 


Krishti u ngjallë nga të vdekruit,
me vdekjen shkeli vdekjen
ethe atyre çë ishin ndër varret jetën i dha.

Christòs Anèsti!
Cristo è risorto dai morti e
con la sua morte ha calpestato la morte,
dando la vita ai giacenti nei sepolcri.




Nella Galleria Multimediale di Jemi foto e video esclusivi delle Celebrazioni della Settimana Santa nella Cattedrale di Lungro. Visita la sezione "Chiesa e Religione" - "Eparchia di Lungro"





Χριστός ανέστηOmelia di Pasqua di San Giovanni Crisostomo

Se qualcuno è pio e ama il Signore, goda di questa lieta e luminosa festa! Ogni servitore fedele entri giubilo nel gaudio del suo Signore. Chi ha faticato digiunando, riceva ora la sua ricompensa. Chi ha lavorato fin dalla prima ora, riceva oggi il suo giusto salario; chi è arrivato dopo la terza, sia lieto nel rendere grazie; chi è giunto dopo la sesta, non esiti affatto: non riceverà alcun danno; chi si è attardato fino alla nona, venga avanti, non tema; chi è arrivato solamente all'undecima, non si rattristi per il ritardo, il Padrone infatti è generoso: accoglie l'ultimo casi come il primo; concede il riposo a quello dell'undecima ora come all'operaio che ha lavorato sin dalla prima ora; ha pietà dell'ultimo e ricompensa il primo; a questi da e a quelli regala. Accetta le opere e loda l'intenzione; apprezza l'azione e loda il buon proposito.

Orsù dunque, entrate tutti nella gioia del nostro Signore: primi ed ultimi, ricevete la ricompensa; ricchi e poveri, danzate insieme; temperanti e spensierati, onorate questo giorno: abbiate o no digiunato, oggi rallegratevi di questo giorno! La mensa è ricolma, gustatene tutti a sazietà; il vitello è abbondante, nessuno si alzi affamato. Tutti prendete parte al banchetto della fede. Godete tutti della ricchezza della bontà. Nessuno si lamenti della miseria: si è manifestato infatti Il comune Regno.

Nessuno pianga per i suoi peccati: il perdono si è levato dal sepolcro. Nessuno tema la morte: ci ha infatti liberati la morte del Salvatore; l'ha distrutta mentre era stretta da essa. Ha punito l'inferno Colui che è disceso negli inferi; l'ha amareggiato perché aveva toccato la sua carne. Isaia l'aveva previsto quando gridava: «l'Inferno fu amareggiato quando s'incontrò con te negli abissi». Fu amareggiato perché fu distrutto, fu amareggiato perché fu Ingannato, fu amareggiato perché fu incatenato. Ha preso un corpo e si è trovato innanzi un Dio, ha preso della terra e ha incontrato il cielo, ha preso il visibile e si è imbattuto nell'invisibile.

Dov'è o morte il tuo pungolo? Dov'è inferno la tua vittoria? Cristo è risorto e tu sei precipitato. Cristo è risorto e i demoni sono caduti. Cristo è risorto e gli Angeli si rallegrano. Cristo è risorto ed è sorta la città della vita. Cristo è risorto e nessun morto resta nel sepolcro. Cristo infatti, resuscitando dai morti, è diventato primizia di coloro che dormono nei sepolcri.

A lui sia gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amìn.









Christos anesti from JemiTV on Vimeo.

Ka sënduqi...

CapelliArberesheL’inquietitudine che serpeggia nell’aria intorno a noi, frutto del carattere frammentario e in cambiamento frenetico della società post-moderna, è causata da una forza malefica: la compl

...

Multimedia

ATTUALITÀ

Giovedì, Novembre 18, 2004 Luigi Boccia Chiesa e Religione 7691
Discorso pronunciato da S.E. il Card. Camillo...
Lunedì, Gennaio 23, 2006 Luigi Boccia Chiesa e Religione 11560
Secondo la tradizione, i territori dell’attuale...

LA LINGUA - GJUHA JONE

Domenica, Novembre 13, 2005 Luigi Boccia Grammatica 25321
Pagina in allestimento Seleziona la lettera dal menù qui accanto ==> .
Martedì, Marzo 07, 2006 Pietro Di Marco Aspetti generali 11380
E ardhmja e natës agimi. Ti e prite. E ardhmja e agimit dita e plotë. Ti e rrove. E ardhmja e ditës mbrëmja. Ti u krodhe në të. E ardhmja e mbrëmjes...