Tra cielo e terra: la passione degli Arbëreshë.
Il rosso purpureo, il blu e il giallo scintillante dell’oro sono i colori dominanti di una festa che riveste di unicità l’intero territorio del Pollino.
I canti, quelli della liturgia bizantina che avvolgono nel mistero la fede Cristiana, soglia tra il cielo e la terra, tra il buio della notte e l’albore del giorno. È la fede di Scanderbeg, l’uomo nella fede, celebrato in questa Pasqua degli Italo-Albanesi 2006 a Frascineto, senza spettacolarizzazioni ne pretesti di attrazione turistica ma puro orgoglio di essere figli di un eroe che personifica da sempre una identità ricca di cultura e tradizione. Siamo noi, cittadini di Frascineto, che in silenzio abbiamo atteso la resurrezione del Cristo senza aver timore di quel maligno che, dietro il primordio della Chiesa scalcia e cerca di turbare le nostre anime. Noi, inchinati davanti al suo sepolcro portato in processione, abbiamo attraversato sotto di Lui la soglia del dolore sorretti solo dal nostro amore e dalla nostra fede. Con i nostri canti abbiamo sfidato la notte piovosa del lunedì, attraverso i vecchi rioni, la ripida via Pollino e, benedetti dal nostro Papas, abbiamo atteso il giorno sorridenti e gonfi di gioia tra queste care e vecchie mura del centro storico, piene di vita e sudore. Si è vestita la ragazza, ha raccolto i suoi capelli nella keza, scrigno dorato della sua femminilità; di oro e raso ha fasciato la sua umanità elevando lo spirito al canto dell’antica rapsodia. Ci hanno guidato i caporali, all’interno della ridda vorticosa, verso quella battaglia di Nish che rivelò in un tempo lontano, la fede del Castriota, onorato e proclamato dal suo esercito e da tutta l’Arberia. Questa è la storia degli arbëresh, viva e presente nei secoli e che ogni anno raccoglie numerosi visitatori al più importante appuntamento quale la “Pasqua degli Italo-Albanesi a Frascineto”. Anche questo anno, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco di Frascineto ing. Domenico Braile, lo Sportello Linguistico, la locale protezione civile e la Pro-Loco “V.Dorsa”, le festività Pasquali si sono arricchite di diversi momenti dall’elevato spessore artistico-culturale: una mostra ed un seminario dedicato al maestro Ibrahim Kodra, scomparso lo scorso 7 Febbraio; la Iª edizione della Notte Bianca Arbëreshe, tenutasi lunedì 17 tra le gli antichi rioni del centro storico con momenti musicali dal sapore antico arricchiti da rapsodie e nuovo cantautorato; le Vallje del giorno dopo, accompagnati dagli immancabili tintori, bacio della Kutulla ed i Gruppi Folclorici di Barile, S. Costantino, Acquaformosa e S. Marzano di S. Giuseppe. L’Esercito di Scanderbeg, che questo anno si è presentato in forma più teatrale, ha interpretato la battaglia di Nish, sceneggiando un momento di rilevanza storica determinante per le sorti del popolo albanese guidato da Giorgio Castriota Scanderbeg. I festeggiamenti riprenderanno sabato 29 e domenica 30 a Ejanina per le tradizionali Vallje in onore della Madonna di Lassù.
Carlo Pellicano