
Dotato di una conoscenza enciclopedica sin
da giovane fu attratto da Pitagora che molti secoli prima aveva irradiato
sapienza dalla sua Calabria a tutto il mondo. La sua prima opera fu “L’ordine
dei tempi e delle forme in natura” che venne pubblicato nel 1928-29
per le edizioni Cappelli. E’ del 1940 “La sapienza di Pitagora”
l’opera della piena maturità del Capparelli. In questo libro
Pitagora ed il pitagorismo sono affrontati con una così ampia documentazione
critica e un così largo apparato filologico da poter considerare
il trattato come l’opera più completa mai scritta sulla materia.
Erudito di alta matematica, padrone della filologia antica e moderna,
Vincenzo Capparelli, fu attento studioso anche di biologia e di fisica.
Condusse una vita ritirata anche se avrebbe potuto ottenere facilmente
una cattedra universitaria, rinunciò deliberatamente e quasi ostinatamente
ad ogni pubblicità che potesse porlo in competizione con altri.
Preferì la preziosa intimità della sua vita interiore e
il sapiente nascondersi, così proprio della saggezza pitagorica
e così lontano dal superbo disdegno del mondo. “Il contributo
Pitagorico alla scienza” del 1955 ed “Il tenore di vita Pitagorico
e l’Omoiosis” del 1958 sono state le due ultime opere di Vincenzo
Capparelli. Due altissime sintesi interpretative sul pitagorismo nelle
quali l’Autore spaziando al di sopra delle sue stesse tesi, nella
sua vecchiaia, indugia nella sicura profezia di un mondo permeato di saggezza
e di fraternità: che non è questo nostro della violenza
ma quello dell’armonia logico-etica risonante “in un vasto
canto corale dei popoli che si accordano e si confondono nella brama insaziata
del Divino”.
profilo tratto dal sito del comune di Acquaformosa
profilo tratto dal sito del comune di Acquaformosa