libro_bellusciL'opera presente è un dizionario arbëresh lessicografico - didattico che contiene oltre diecimila termini linguistici tra sinonimi, varianti (di diversi paesi, ma anche dello stesso paese), proverbi e frasi idiomatiche bilingue delle Comunità italo-albanesi esaminate, che, per oltre il 70%, sono comuni a quelli della lingua albanese madre. Tale raccolta lessicografica risulta molto valida perché permetterà di acquisire fondamentali elementi e preziose conoscenze per la formulazione in futuro di una possibile ed utile "parlata arbëreshe comune" che a noi piace definire "ARBASHKUAR" (arbërisht i bashkuar) per tutte le Comunità albanofone presenti in Italia e dislocate in varie e particolari aree linguistiche, che permetterà a tutti gli Arbëreshë di comprendersi ovunque nella loro lingua avendo la base linguistico-lessicografica comune.

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Costantino Bellusci - Flavia D'Agostino

storia e lingua albanese di Acquaformosa, Civita, Ejanina, Firmo, Frascineto,

Lungro, San Basile e dell'Albania - Ed. "Orizzonti Meridionali" - Cosenza, € 45.00

 

FJALOR ITALISHT - ARBËRISHT - SHQIP I ILUSTRUAR, Vëllimi i parë

historì dhe gjuhë arbëreshe të Firmozës, Çiftit, Ejaninës, Fermës, Frasnitës,

Ungrës, Shën Vasilit  dhe shqipe të Shqipërisë - Ed. "Orizzonti Meridionali" - Cosenza, € 45.00

 

(...) Abbiamo riportato, infatti, tutte le parole più correnti e comuni delle varie parlate popolari, prestando attenzione ad inserire, prevalentemente, quelle più originali (ma non soltanto) che permettono agli Arbëreshë di comprendersi facilmente e di poter instaurare un discorso chiaro e completo nella loro lingua.

Tale opera è rivolta, nello specifico, agli alunni albanesi e arbëreshë della scuola di base nei suoi vari gradi per permettere loro di conoscere ed apprezzare meglio la propria lingua materna, ma, oltre ad avere una fruizione prettamente scolastica, è rivolta anche all'intera sfera socio-culturale dell'Albania, dell'Arberia, della "Diaspora arbëreshe" ed a chiunque voglia approfondire, conoscere o apprendere la nostra lingua.

Questo primo lavoro, in particolare, è indirizzato, ai paesi arbëreshë del Pollino - versante calabro - e su questo prototipo  seguiranno, a mano a mano, gli altri volumi che conterranno, alla fine, gli idiomi di tutte le Comunità arbëreshe.

Al fine di rendere più facile e piacevole l'apprendimento "sistemico" dell' arbëresh, abbiamo adottato la scelta di associare ai lemmi, le immagini e di raffigurare, in tal modo, sia i vocaboli con valenza nominale e aggettivale, sia le azioni espresse dai verbi, in quanto il linguaggio iconico-verbale facilita  la memorizzazione dei termini e, attraverso la corrispondenza tra figura, elemento lessicale, valore fonetico e specificazione dell'identità e della categoria di ciascun termine, in quanto singola e determinata parte del discorso diretto ed indiretto, consente un approccio più chiaro alla classificazione morfologica e alla funzionalità sintattica.

I docenti possono così, più facilmente, impostare l'attivittà didattica avvalendosi, al tempo stesso o in momenti operativi differenziati, sia della dimensione ludico-propositiva che di quella cognitiva. Gli alunni, nel contempo, apprenderanno meglio e con più entusiasmo l'insegnamento della loro lingua materna.

Questo lavoro, nella sua struttura verbale e figurativa, pertanto, è rivolto ad un'ampia categoria di fruitori poichè veicola una maggiore comprensione del significato delle parti del discorso, evidenziandone il fondamentale valore espressivo per la costruzione di frasi e di periodi di senso compiuto. Infatti, con la funzionalità sintattica prende corpo la dimensione comunicativa della lingua e lo spettro linguistico-relazionale che, mediante essa, viene a configurarsi.

E in forza di queste riflessioni, l' arbëresh, pur non pedissequamente omologato alle altre lingue, si caratterizza per l'apertura alle varietà lessicali e viene "scandagliato" da questo Dizionario secondo un meccanismo d'analisi comparata. Ossia ai termini italiani in ordine alfabetico vengono affiancati, anche in più varianti, i corrispettivi vocaboli shqip e quelli arbëreshë di ogni Comunità esaminata, che sono stati riuniti per poter dare vita, come dicevamo, ad una sorta di "interlingua arbëreshe comune", un po' come l'albanese standard. Il presente lavoro, inoltre, assume anche la connotazione di utile strumento multifunzionale, sia per il confronto con l'albanese odierno che con l' arbëresh delle varie parlate.

Oltre a quello dell'analisi linguistica comparativa, poi, a parte le ovvie eccezioni della presenza di italianismi, forestierismi e di neologismi della terminologia tecnico-scientifica, un altro intento, secondo cui si è impostata l'opera in oggetto, è quello della scelta attenta e mirata della compilazione e della selezione, prevalentemente, di termini arbëreshë originari rimasti intatti e tramandati attraverso la tradizione orale delle varie generazioni.

Tale scelta viene ad essere motivata dal fatto che, nel caso della lingua arbëreshe, oltre alla lingua in sé, nel suo corpus strutturato, sono tramandate le sue radici storiche, la cristallizzazione di uno spaccato di storia e di vita quotidiana che ha intrecciato e fuso omogeneamente varie etnie, nella strenua difesa di tutto ciò che del passato storico (lingua, tradizioni, rito religioso) viene salvaguardato con amore e con passione da noi tutti, rendendolo, proprio in forza di questo pàthos, sempre presente ed immutato, nonostante l'evolversi, in senso italico, della storia del nostro popolo arbëresh.

Il dizionario in analisi, nell'intento di realizzare gli obiettivi peculiari e specifici della ricerca linguistica, che è alla base di questo lavoro, presenta, come dicevamo, anche la comparazione tra dialetti di più paesi arbëreshë perché tale idioma, nelle nostre aree geolinguistice, non è unico e statico, ma nel corso dei secoli, come ogni altra lingua, ha ricevuto varie altre influenze linguistiche e si è capillarizzato in tante venature subidiomatiche, che però noi vogliamo unificare con le parole comuni, come stanno facendo altre minoranze linguistiche, tra cui quella sarda che è molto più variegata dell'arbëresh, per dare vita ad una "lingua unica" poichè le parlate arbëreshe sono simili. Gli Arbëreshë, infatti, hanno la possibilità di comprendersi tra di loro, senza che fattori di spazio e di tempo ne pregiudicano la lingua e l'appartenza storica, sociale, etno-antropologica.

Pertanto, questa pubblicazione consentirà di poter individuare e valutare coincidenze, analogie, differenze, nonché di avviare e di promuovere un'azione culturale per la formulazione, in un futuro, come dicevamo, di un arbëresh comune, come integrazione e salvaguardia, almeno sul piano teorico-formale, di tutti o di gran parte dei subidiomi che questa lingua aveva ed ha generato secondo la storia antropologico-linguistica delle rispettive Comunità arbëreshe. Tutto quello che siamo riusciti a registrare dagli informatori fa parte, sicuramente, di una descrizione parziale perché l'arbëresh non è ancora una lingua codificata.

In conclusione, teniamo a far presente che il Dizionario in oggetto è il frutto di una approfondita, continua e lunga ricerca in itìnere, che ha comportato e sta comportando, tuttora, una costante, intensa ed immane attività di studio di testi antichi e moderni, editi e inediti; di rinvenimento di dati sul campo, di analisi, di selezione, di classificazione degli stessi, a seconda degli obiettivi prefissati. 

Tutto cio  costituisce il frutto di questa prima pubblicazione di un' Opera omnia in più volumi, che mira, modestamente, ad apportare validi contributi tecnici e scientifici, ma anche appassionati, alla conoscenza formalizzata della nostra antica e nobile lingua arbëreshe. Questo lavoro, inoltre, può essere anche un ulteriore apporto linguistico e ben si può inserire, a nostro parere, in un piano di progetti di intercultura e di interlinguistica, che da più fronti vengono richiesti e presentati. Tutti questi aspetti fanno del Dizionario un'opera originale, affermandosi, finora, come un'opera preziosa e modello unico nella sua specie.

Ci auguriamo che sia un interessante ed apprezzato strumento culturale e che possa anche leggersi come contributo al lessico albanese nell'accezione più globale, nel senso che sia gli autori che  altri possano attingere per arricchire le espressività linguistiche e fare entrare nel circuito lessicale generale anche i termini di provenienza arbëreshe. Ma, soprattutto, che sia uno strumento valido ed utile per le scuole e per la consultazione, sia da chi è legato per nascita o per atavica discendenza alla terra arbëreshe, come a quella della "Magna Grecia", sia da chi, culturalmente attratto dal fenomeno etno-antropologico delle minoranze linguistiche e storiche, è sollecitato dall' interesse a penetrarne, prima di tutto, l'aspetto più intrigante perché costituisce il primo contatto attraverso cui si coglie la peculiarità di una cultura e il sostrato di una civiltà: la lingua.

Gli Autori

Grande e Santa Quaresima

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ATTUALITÀ

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Lunedì, Gennaio 23, 2006 Luigi Boccia Chiesa e Religione 10478
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LA LINGUA - GJUHA JONE

Domenica, Novembre 13, 2005 Luigi Boccia Grammatica 22234
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Martedì, Marzo 07, 2006 Pietro Di Marco Aspetti generali 10653
E ardhmja e natës agimi. Ti e prite. E ardhmja e agimit dita e plotë. Ti e rrove. E ardhmja e ditës mbrëmja. Ti u krodhe në të. E ardhmja e mbrëmjes...