
Passata la paura per lo scampato pericolo, questo dovrebbe essere il momento delle responsabilità e della riflessione. Dalle prime tutti si tengono debitamente lontani tentando quanto più possibile di minimizzare l’accaduto che pure è di una gravità estrema e che solo la fortuna ha voluto che non si trasformasse in tragedia. Le riflessioni, dunque, devono riguardare il modo in cui vengono progettati certi interventi e gestiti alcuni cantieri in cui è evidentemente a rischio la vita degli operai, l’anello debole della catena di interessi che li sovrasta.