E' ovvio che bisogna iniziare questa recensione con qualche cenno
storico (oggi in Italia si contano 52 comunità di provenienza e cultura
arbëresh, distribuite dall'Abruzzo alla Sicilia, per un totale di circa
100.000 abitanti....): le ondate migratorie degli albanesi verso
l'Italia si verificarono a più riprese e furono otto.
Una consistente prima ondata migratoria si verificò nel 1448: nel 1478
Krujia cadde sotto il dominio turco e determinò una nuova migrazione
verso l'Italia, migrazione guidata da Giovanni Castriota, figlio di
Scanderberg, verso i feudi di Soleto e Galatina nella penisola
salentina. Queste popolazioni successivamente si trasferirono in
Calabria e fondarono anche la comunità di Santa Sofia .... Il gruppo
Peppa Marriti Band nasce a Santa Sofia d’Epiro, un piccolo paese in
provincia di Cosenza. L’idea di fondo della band è quello di coniugare
le radici del rock con la tradizione e la cultura “Arbëresh”
(Italo-Albanese): a nostro parere lo scopo e' pienamente raggiunto, sia
dall'attivita' live ed anche da questo bel cd.
Il titolo del cd e' il vero pamphlet dell'intero progetto e la bandiera
di cui il sestetto va orgoglioso. L'attuale line-up della bnad e'
questo:
Angelo Conte (Bobo) - voce & chitarra acustica
Demetrio Corino (Dhimitri) - basso & voce
Luca Pontedoro (Lluk) - chitarre elettriche
Maurizio Mirabelli (Mao ‘ndinna) - batteria
Nicola Di Gregorio (Tepper) - tastiere
Pino Murano (Pini) - violini
Il cd e' dedicato a Diacono Atanasio, meglio conosciuto come Peppa Marritit, artista del legno scomparso all'eta' di 50 anni nel 1995.
I brani contenuti sono invece questi:
01. E para 4:26 (P. Murano/A. Conte/G. Marchiano)
02. Ohj Manu Chao! 3:27 (A. Conte)
03. Një petrit 2:37 (A. Conte)
04. Ruajta 5:02 (A. Conte)
05. Shkò mbë shpi baby 3:25 (L. Fabbricatore)
06. Vjershët 4:36 (A. Conte/P. Murano)
07. Nat-dit 3:34 (P. Murano/A. Conte/G. Marchiano)
08. Vaite 3:02 (A. Conte/P. Murano)
09. Shahàli 3:01 (L. Fabbricatore/A. Conte)
10. Rrini mirë se jam e vemi 2:48 (Tradizionale rivisitato negli anni ’80 dalla Cooperativa Musicale Arberesh)
11. Ghost track
Registrato da Matteo De Leo presso lo studio “Nostrano Records” di Tarsia (CS).
Mixato da Alessandro Castriota presso lo “Studio Castriota” di Marzocca (AN).
Progetto grafico a cura di Daniele Luzzi e Angelo Conte.
Foto di Maria Teresa Conte, Lucio Masci, Red e Peppa Marriti Band.
La chitarra iniziale in “Shkò mbë shpi baby” è di Gianluca Marchianò (Spasulati Band).
La traccia di trombone in “Një petrit” è di Paolo Servidio (Spasulati Band)
Il coro di “Rrini mirë se jam e vemi” è di Francesco Scorza, Rita Guido e Pino Baffa (Gruppo Folk “Avulli”).
Il disco e' targato Radio Epiro Produzioni
E' ovvio che in apparenza i titoli delle canzoni ci risultano
incomprensibili, ma nel booklet ci sono le traduzioni in italiano ci
ciascun ritornello. Quindi scopriamo che l'iniziale E para significa La Prima (ed e' una canzone sull'emigrazione) e che la quinta canzone dal titolo Shkò mbë shpi baby
e' un invito alla baby di turno a filare a casa! Ma l'attualita' del
progetto risiede nella seconda traccia dove viene citato Manu Chao,
perche' il ritornello (tradotto in italiano) dice...
In questa stagione cadono le foglie - ed il Kossovo sta morendo in un lago di lacrime
mentre l'inverno piano piano sta arrivando - ed un altro anno sta passando senza parole....
Non vi perdete il combat folk di questa band: non si tratta di
militanza politica, ma di 6 giovani che sentono di essere italiani,
anche se esuli con quasi 6 secoli di storie da raccontare: il cd e' ben
registrato e prodotto (solo la copertina non e' all'altezza della
situazione e comunica assai poco) ed e' vivamente consigliato a chi si
e' sparato tutti i cd dei Modena City Ramblers (con o senza Cisco) ed i
pugliesi Radicanto.
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