L’odissea di un giovane italo argentino in fuga a causa della dittatura militare, che controlla con pugno di ferro il suo paese. Pablo, a seguito della misteriosa sparizione dell’amico fraterno Josè, impegnato nella difesa della democrazia, è costretto a fuggire via da Buenos Aires.
Raggiunge prima Nuova York, dopo essere transitato per Montevideo, ed arriva infine in Calabria a Civita, il borgo arbresh di origine del padre, dove riscopre le sue radici. Il percorso si completa dopo più di cinque anni alla caduta del regime nel dicembre del 1983 con il ritorno dell’esule nella “Boca”, quartiere storico della Capitale argentina. Si chiude in tal modo il cerchio con il recupero della vita sempre sognata ed inseguita da Pablo, la quale era stata stravolta da eventi drammatici, esterni sia alla sua volontà che di Elena, la donna amata. Il filo rosso del “sangue sparso” degli Arbreshë lega le vicende del protagonista in nome della solidarietà, dell’amicizia e dell’amore.