arbreshando.jpgTitolo: Arbreshando...
Sottotitolo:Piccole storie e parole per l'antico gioco del teatro

Autore: Vincenzo Bruno
Pagine: 287
Anno di pubblicazione: 2008

Edizioni: Katundi Ynë

 

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"Arbreshando..." è una raccolta di testi che il Prof. Vincenzo Bruno ha ideato e scritto tra il 1980 e il 2005 per l'attività di drammatizzazione in lingua arbrëreshe prima presso la scuola media statale di Civita e, in seguito, presso l'isituto comprensivo "Ernest Koliqi" di Frascineto.

{xtypo_quote}Portare in scena piccole o mini storie, maneggiare per la circostanza la parola arbëreshe, riutilizzare l'insieme di un lessico spesso dimenticato...è stato e potrebbe essere una opzione simpatica ed una opportunità alternativa all'interno di una proposta educativa, così come potrebbe essere carburante per un obiettivo di difesa e di salvaguardia di una realtà e di una cultura minoritaria. {/xtypo_quote}

 

Premessa dell'autore

"Arbreshando" è stato pubblicato per effetto del progetto "Katundi Ynë", finanziato al Comune di Civita dalla legge nazionale di tutela delle minoranze linguistiche storiche n. 482/99.

Nel libro sono stati raccolti i testi originali, i quali ideati e scritti da me sono stati utilizzati per l'attività della drammatizzazione in lingua abrëreshe in un primo periodo presso la scuola media statale autonoma di Civita e in seguito presso quella di Frascineto, divenuta infine istituto comprensivo e conglobando la popolazione scolastica della nostra comunità.

I testi sono datati dal 1980 fino al 2005.

"Arbreshando" può apparire un titolo strano e insensato; è invece volutamente un termine ibrido, che partecipa dell'arbëresh e dell'italiano. La parola intende ricordare una lingua, che un tempo e per lunghe generazioni era dignitosamente autonoma in terra d'Italia, che aveva una sua ragione d'essere, che con sé ed in sé portava grande forza e vitalità; ...oggi constatiamo che essa sta sempre più velocemente piegandosi ai dialetti calabresi o meridionali e soprattutto all'italiano, percorrendo un itinerario rivolto alla sua forse inevitabile dissoluzione.

Dunque chissà se, "arbreshando" molto per gioco e poco per necessità, non si possa ritardare la scomparsa del nostro antico idioma strumento di comunicazione e contenitore di valori.

Portare in scena piccole o mini storie, maneggiare per la circostanza la parola arbëreshe, riutilizzare l'insieme di un lessico spesso dimenticato ...è stato e potrebbe essere una opzione simpatica ed una opportunità alternativa all'interno di una proposta educativa, così come potrebbe essere carburante per un obiettivo di difesa e di salvaguardia di una realtà e di una cultura minoritaria.

Delle "storie" presentate solamente l'ultima è stata anche tradotta in italiano ...libero. Questa è stata una scelta voluta.

Gli altri testi sono stati solamente anticipati da un essenziale riassunto italiano.

Ciò perché il lettore possa provare ad esercitarsi non solo a leggere, ma anche a "girare" le espressioni delle pagine scritte dall'arbëresh alla lingua italiana corrente.

Lo strumento linguistico utilizzato è l'arbrisht di Civita in una forma nell'insieme semplice ed accessibile anche per le altre comunità italo albanesi.

Il volume può essere utilizzato nella scuola, ma può essere anche occasione di sola lettura personale. I testi sono stati scritti per i ragazzi, però non sarebbe assurdo che fossero letti anche dagli adulti e fuori dall'ambito strettamente scolastico.

Alla fine del libro ho aggiunto un'appendice, la quale è in qualche modo strettamente legata e dipendente all'ultimo testo dialogato.

Si è inteso dimostrare come da un dialogo e da un ambiente che lo ha determinato, che lo ha supportato si possa fare scaturire e organizzare una o più ricerche sul territorio, così come si possa dare spazio e stura alla fantasia in modo da favorire la germinazione di ulteriori testi originali in lingua pure di genere diverso, che siano essi favole oppure racconti.

Le storie e le espressioni tipiche spesso sono state suggerite involontariamente dalla gente comune, che quasi sempre costituisce la fonte di ispirazione, la miniera da cui raccogliere carbone e gemme. Ogni volta esse venivano prima lette e sottoposte alla riflessione dei ragazzi, ...poi automaticamente e senza sforzo alcuni di questi si ritrovavano nei personaggi, ne vestivano i panni e ne davano vita, in quanto tutti o quasi vicini al loro mondo.

Un mondo del quale perlomeno inconsciamente non si sono ancora del tutto recise o seccate la radici.

Si vuole qui ringraziare tutti i presidi e i dirigenti scolastici, i colleghi insegnanti, i genitori e soprattutto i ragazzi i quali negli anni si sono confrontati con la drammatizzazione in lingua arbëreshe sia a Civita che a Frascineto.

Si vuole essere grati all'Associazione Culturale "Gennaro Placco", che ha programmato di mandare alle stampe tra le sue edizioni questo volume, mostrando riconoscenza verso l'ambiente e servizio verso le istituzioni scolastiche.

Si vuole infine ringraziare il Sindaco ing. Vittorio Blois, l'Amministrazione Comunale nel suo insieme e lo Sportello Linguistico di Civita, che con sensibilità e lungimiranza hanno fatto da tramite istituzionale per la realizzazione del progetto.

me shumë të fala           

                                                                           Vincenzo Bruno

 

Profilo dell'autore

BRUNO Vincenzo

Nato a Civita (CS) il 29 marzo 1947 da genitori arbëreshë. Laureato a Napoli in lettere antiche, ha insegnato prima nella scuola media, quindi nei licei ad indirizzo classico e scientifico.

Interessato cultore di "cose arbëreshe". Ha prodotto articoli e scritti sulla realtà culturale della minoranza linguistica storica degli Albanesi d'Italia. Ha sperimentato sul campo una didattica della lingua minoritaria degli Italo-albanesi.

Condirettore della rivista "Katundi Ynë", fondata nel 1970. Impegnato nell'allestimento e nella  cura del "Museo Etnico Arbresh" , sorto a Civita il 1989.

Autore di racconti e di commedie.

Primo classificato 2004 al Premio letterario G.C.Skanderberg di Chieri (TO).

 

Ha pubblicato :

 

·                    Antologji e shkurtur    (Bruno - Golletti)                 1980

·                    Civita - Çifti                 1° edizione e altre               1988 - 1998

·                    Murales in Arberia       (Bruno - Corrado)               1989

·                    Depliant Museo Etnico Arbëresh                             2000 - 2004 - 2006

·                    La Chiesa di Santa Maria Assunta in Civita             1994 - 2007

·                    Catalogo del Museo Etnico Arbëresh                       2000 - 2006

·                    Alfabetizzazione arbëreshe : sezione del Folklore    2000

·                    Për një Teatër Arbëresh (tre testi per la drammatizzazione) 2004

·                    Kushqia      (commedia)         1° e 2° edizione              1997 -  2004

·                    Një merikan ndë katund    (commedia)                                 2004

·                    Testamenti të njëj plaku i vetim  (commedia)                    2006

 

 

 

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