schedaElettoraleL’ art. 6 della Costituzione Italiana Tutela le Minoranze Linguistiche.
Sta per aprirsi la campagna elettorale per eleggere il nuovo Presidente della Regione Calabria.

I problemi della Regione Calabria sono tanti e particolarmente gravi ed è naturale che le proposte per porvi rimedio siano articolate e diverse tra loro a seconda dei diversi punti di vista e dei diversi interessi rappresentati; tutto ciò fa parte della logica della nostra democrazia.
Vi sono tuttavia problematiche ancora irrisolte che possono e debbono essere affrontate con spirito unitario in quanto non si riferiscono ad interessi di schieramento ma rappresentano istanze profonde, trasversali e costituzionali. E’ con questo spirito unitario che come rappresentanti di associazioni di diverse parti d’Italia, appartenenti alle comunità Arbȅreshe, che rappresentano la più numerosa minoranza alloglotta della Regione Calabria (anche lo Statuto della Regione, prevede la tutela), rivolgiamo a tutte le forze politiche che parteciperanno a questa competizione elettorale un appello, affinché, ciascuna, nel pieno rispetto delle proprie specificità valoriali e strategiche, si impegni di comune intesa a sostenere la concreta realizzazione degli obiettivi di tutela delle minoranze linguistiche, così come sancito dalla Carta Costituzionale e dalle leggi emanate in sede nazionale che regionale.
Si tratta di impegni che chiamano in causa interessi di tutti e che travalicano ogni schieramento politico: il progetto sottostante è di venire incontro alle minoranze linguistiche affinché siano realizzati obiettivi che spettano loro di diritto, ma con piena consapevolezza che, nel contempo, sono del tutto convergenti con gli interessi di tutta la regione, la quale ricaverebbe solo vantaggi dalla tutela e valorizzazione non solo del patrimonio culturale, storico ed artistico di queste preziose presenze nel suo territorio, ma si devono perseguire gli obiettivi, così come riportato negli articoli della Carta Europea, fatti propri dallo Stato Italiano con la Legge di attuazione Costituzionale 482/99. Questi obiettivi rappresentano una opportunità ed una risorsa per l’intera regione Calabria, da lungo tempo sottovalutata da una politica che troppo spesso si è persa nei giochi di potere volti alla rincorsa di interessi immediati e di corto respiro, senza alcuna visione di tutela per il futuro di quelle popolazioni appartenenti alle minoranze linguistiche.
A nome di tutti gli Arbȅreshȅ di Calabria, quale che sia la loro appartenenza politica, chiediamo quindi ai massimi rappresentanti di tutti gli schieramenti politici, che stanno per intraprendere la campagna elettorale per la nomina del nuovo Presidente di Regione, di prendere in carico l’impegno di portare avanti la tutela delle minoranze alloglotte calabresi .
A tal scopo proponiamo qui di seguito l’articolazione in sei punti del progetto di realizzazione di questi obiettivi, che chiediamo vengano accolti con spirito unitario all’interno dei vari programmi elettorali di ciascun schieramento:
1) Definizione e piena attuazione delle Istituzioni Regionali per le Minoranze Linguistiche, dette ‘Fondazioni’ al fine che divengano organismi operativi per sviluppare progetti concreti volti a valorizzare il patrimonio culturale Arbȅresh, Grecanico e Occitano; istituzionalizzare di conseguenza un capitolo di spesa annuale della Regione per le attività delle Fondazioni.
2) Si richiede che la Regione Calabria istituisca un Consigliere Regionale rappresentante le minoranze culturali di diretta emanazione della Giunta, con l’autonomia politica e finanziaria sufficiente per operare e coordinarsi con le relative Fondazioni ed il CO.RE.MI.L. , Consigliere che dia voce alle istanze delle tre minoranze linguistiche storiche presenti nella Regione in un percorso che punti alla completa tutela prevista dalle leggi vigenti.
3) Si richiede la sottoscrizione di una Convenzione tra la Regione e la RAI - Calabria per la produzione di programmi (culturali, informativi e di intrattenimento), radiofonici e televisivi a diffusione regionale, ma anche da diffondere sulla rete internet, con proprio e dedicato palinsesto per le minoranze linguistiche storiche. La Convenzione regionale potrebbe avere una durata breve di un anno o due, per poter così richiedere da subito un ampliamento delle ore di produzione e la copertura dei costi, per sempre, da parte del Governo centrale, come già avviene, da oltre 60 anni per le altre Minoranze Linguistiche come da normative vigenti già applicate in altre regioni italiane, con tutti gli accorgimenti possibili, esempio: sottotitoli in italiano eliminando cosi l’eventuale dubbio di discriminazione della popolazione che parla solo l’italiano.
4) Difesa del bilinguismo. Si chiede di avviare specifici rapporti con il Ministero dell’Istruzione ed il M.I.U.R per la realizzazione di corsi di selezione e formazione per docenti nelle lingue arbȅreshe, grecanica ed occitana, in modo da far inserire nelle materie curriculari delle scuole dell’obbligo dei territori delle minoranze. Ne consegue la predisposizione di adeguati libri di testo e di divulgazione sia in italiano che nelle lingue tutelate,
5) Attivare la legge regionale n° 15 del 2003 in tutti i suoi articoli, finanziandola adeguatamente, al fine di salvaguardare il patrimonio storico culturale materiale e immateriale e nel contempo rilanciare le imprese del territorio presenti nelle aree dove insistono le tre minoranze storiche calabresi.
6) Formulare e determinare nell’ambito della programmazione dei fondi nazionali ed europei, una progettualità destinata alle minoranze territoriali, per la conservazione della lingua e per la valorizzazione (manutenzione) dei beni tangibili (previa definizione dei centri storici dei katund della Regione storica Arbȅreshe calabrese e del suo costruito storico civile e religioso, da concordarsi con la Soprintendenza) e dei beni intangibili (già avviato l’iter per il riconoscimento del patrimonio culturale italo - albanese da parte dell’UNESCO), come recita l’art. 2 della L.R. n° 15/2003.
Siamo certi che l’accoglimento di queste nostre istanze proposte possa rappresentare l’avvio di una stagione di rinnovamento profondo e fecondo per tutti i cittadini calabresi, che trarrebbero grandi vantaggi da un piano capace di valorizzare il territorio sotto il profilo lavorativo con ampliamento della base occupazionale nel settore turistico, ambientale e storico; inoltre crediamo che ancora più vantaggioso per tutte le comunità calabresi sarebbe sperimentare finalmente che è possibile andare oltre gli schieramenti di parte per saper convergere sul bene comune in una logica di responsabilità e di reciproca solidarietà, in più si darebbe fiducia alla gran parte dell’elettorato che non esercita più il diritto di voto.
Bologna, 24.03.2021
ASSOCIAZIONE SKANDERBEG di BOLOGNA
ASSOCIAZIONE di COORDINAMENTO DEGLI ARBERESH in PIEMONTE
VATRA ARBERESHE di CHIERI - TO -
EDIZIONI KAMASTRA del MOLISE
EDIZIONI BASILICATA ARBERESHE
ASSOCIAZIONE ‘SEMPRE INSIEME’ di CASTROVILLARI
GRUPPO ANTROPOLOGICO ROTESE - ROTA GRECA
ASSOCIAZIONE ARBERESHE di ROMA

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