Le multi classi e l’anticamera dell’accorpamento. La paventata riduzione delle classi nell’ex scuola media di San Benedetto Ullano preoccupa anche monsignor Donato Oliverio vescovo di Lungro.
Con una lettera, il massimo esponente della prima Eparchia greco - bizantina dell’Italia continentale, ha chiesto al dirigente scolastico regionale Nicola Penta di «ripensare a questa malaugurata ipotesi poiché tale decisione potrebbe produrre gravi danni sociali e culturali alla Comunità locale e agli alunni» ed ha sollecitato il presidente della provincia Mario Oliverio, ad intervenire «per adoperarsi in maniera tale perché sia scongiurata l’ipotesi paventata e non sia tolto quel minimo necessario a chi ha già poche opportunità». Il vescovo, dunque, interviene per perorare la causa della comunità di San Benedetto Ullano con le frazioni di Marri e Piano dei Rossi, in merito all’intenzione degli organi amministrativi competenti di voler ridurre, per il prossimo anno scolastico 2014/2015 il numero delle classi della scuola secondaria presente nella comunità arbëreshe.«La scuola è il cuore pulsante dei nostri piccoli Paesi, in modo particolare, del Paesi di lingua e tradizione albanese, e deve essere tutelata la sua presenza seria per un servizio efficace e qualificato. Le istituzioni scolastiche - continua nella lettera monsignor Oliverio -presenti in ogni nostro paese, anche nei più piccoli, hanno dato gli elementi culturali e gli strumenti necessari per la conservazione e il mantenimento delle nostre peculiarità culturali e tradizionali e per la crescita come cittadini italiani ed europei. E’ dovere, ma soprattutto onore, dello Stato dare i servizi necessari ed imprescindibili per sostenere la crescita della persona e della società, con particolare rispetto per le minoranze etniche, linguistiche e religiose, al fine di favorire un’integrazione, nel luogo e nel tempo, delle persone e dei gruppi, garantendo, altresì, condizioni per il mantenimento della propria identità che, nello spazio e nel tempo, sarà portatrice di cultura, di benefici e di maggiore bellezza».
Da "La Gazzetta del Sud"