La posta in gioco è molto alta, nulla va sottovalutato, la parentesi storica che viviamo rappresenta per noi arbëreshë il momento cui, “fare”, significa “non morire”.
L’odierno palcoscenico rappresen
- Scritto da Kikina Martino
- Categoria: Firmo - Ferma
Oprinje pir të bësh istori /Strumenti per fare storia
Franceso in costume arbëresh – Firmo 2001 «Psè jemi veshur kështu, e zoti ka miekrin, si jemi na?», «Nanì bine t’e thot një zëmergjer i urt shumë» Firmo «Due casali in uno congiunti, e divisi da un arco che li separa, compongono la terra di Firmo; la quale dalla diversa situazione sortì l’appellazione di superiore, ed inferiore. Firmo inferiore edificato dalla nazione albanese, fu da Ferdinando convertito in signoria del convento de’ Predicatori di Altomonte (come ne assicurano i suoi registri del 1486) il quale v’esercita tuttora autorità e giurisdizione, ancorché siasi smarrito l’original diploma d’una tal concessione. Il superiore non essendo che un membro della contea d’Altomonte, fu conceduto al Conte Alessio greco venuto da Costantinopoli da Berardino Sanseverino Principe di Bisignano, e Conte dello Stato, con quella generosità d’animo che lo rendeva amabile a tutti. Sollecitato Alessio di fabbricarvi una terra o castello, di cui ne fosse assoluto padrone, dalle vive insinuazioni e replicate premure del Sanseverino, concepì il disegno di innalzare edifici; ma non avendo potuto condurlo ad effetto, Cesare suo figliolo v alendosi delle precedenti felici disposizioni, diè principio all’impresa l’anno 1548, e innalzò le prime fabbriche di Firmo superiore.
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