Per la prima volta, l'Imerologhion viene pubblicato congiuntamente dalle due Eparchie italo-albanesi: Lungro e Piana degli Albanesi.
Sia lode alla Santissima Trinità, in ogni luogo e in ogni tempo della nostra giornata.
Con tale intento, in questo Giubileo straordinario della Misericordia,abbiamo pensato, in continuità e in sintonia con la vita della Chiesa, di donarVi uno strumento utile e necessario per il Vostro cammino di santificazione personale e familiare: l’IMEROLOGHION 2016.
Nella vita della Chiesa il modo culminante di celebrare il tempo della salvezza è quello liturgico. La Liturgia è il luogo in cui si manifesta il mistero dell’eterno disegno di Dio. Nella liturgia misteriosamente si compie il segreto nascosto da secoli in Dio e ora rivelato ai suoi santi.
L’Imerologhion– l’Ordo bizantino che regola le celebrazioni quotidiane dell’intero Anno Liturgico - è la guida liturgica nella quale vengono fornite indicazioni essenziali per le varie celebrazioni.
La pubblicazione di quest’anno, oltre all’importanza liturgica, assume un nuovo significato all’interno di una più profonda collaborazione tra le Circoscrizioni Ecclesiastiche Bizantine in Italia, così come è stato auspicato dal secondo Sinodo Intereparchiale.
Infatti, per la prima volta, l’Imerologhion viene pubblicato, di comune intesa, tra le due Eparchie di Lungro e Piana degli Albanesi.
La presente edizione dell’Imerologhion segue il Typikòndi Costantinopoli secondo quanto ricordato anche dal secondo Sinodo Intereparchiale: “Le due Eparchie Italo – Albanesi seguono, pur con legittime varianti, il Typikòn costantinopolitano, detto della Grande Chiesa” (art. 201).
Questa pubblicazione certamente è segno dell’importanza della Liturgia per la vita religiosa delle nostre due Eparchie; con l’augurio che possa anche contribuire a far sì che le nostre celebrazioni siano sempre segno di un più autentico servizio di lode reso al Signore.
+ Donato Oliverio, Vescovo + Giorgio Demetrio Gallaro, Vescovo