
Ad introdurre i lavori ci ha pensato la direttrice della Biblioteca Elvira Graziani, che ha sottolineato il ruolo importante dell’istituto da lei diretto anche nell’ottica della moltiplicazione del sapere promossa attraverso gli incontri con autori e autrici che portano avanti un discorso culturalmente valido. Maria Zanoni ha parlato dell’attività che ormai svolge da 30 anni nel campo della ricerca antropologica, gastronomica, artistica, ecc. “I segni del tempo” è un altro lavoro letterario che si colloca in una ricerca iniziata sin dal 1989 e ben s’interseca con gli interessi e gli studi portati avanti dalla vice-presidente del Co.Na.M. nel corso della sua esperienza di vita. L’ispettore Miur Francesco Fusca, relazionando sul testo della Zanoni, ha posto l’accento sugli aspetti quotidiani e di vita comune toccati dall’autrice di Castrovillari ne “I segni del tempo”, sottolineando il concetto di « “bene culturale” inteso sia come chiesa antica e monumento d’arte ma anche come roccia scalfita dal fiume e crepa nel muro di una casa antica». Pierfranco Bruni, nel suo intervento di chiusura dei lavori, ha fatto il punto su quanto espresso nella serata, sottolineando il ruolo svolto dal Ministero dei Beni Culturali e dal Co.Na.M. nell’ambito della promozione culturale ed editoriale. Bruni ha inteso anche rimarcare il ruolo svolto dal MiBac in ambito di cultura minoritaria, senza dimenticare di porre l’accento sull’aspetto legato alla promozione culturale di tutta la Calabria, territorio posto all’interno del contesto del Mediterraneo. Bruni si è soffermato in ultimo sull’intreccio che c’è tra la cultura dei centri minoritari e la cultura antica, come ad esempio quella ellenica, tenendo sempre alta l’attenzione del folto pubblico intervenuto proveniente da diverse zone della provincia.