L'ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia, Neritan Ceka, è stato ospite dell'università di Teramo, nell'ambito del convegno «L'educazione plurilingue tra inclusione sociale e trasmissione intergenerazionale. Un'alleanza scuola- università?", che si è svolto ieri mattina nella sala delle lauree di Scienze politiche. Il diplomatico ha presieduto la terza sessione della mattinata, dedicata alle "Voci delle minoranze linguistiche", in cui si è parlato del progetto della rete dei Parchi entolinguistici d'Italia e del vocabolario polinomico e sociale italiano-arberesh delle varietà molisane.
«L'albanese è una lingua di cultura, non è la lingua di una minoranza che 10 anni fa aveva solo paura di proclamarsi albanese. Ora non è più così», ha dichiarato l'ambasciatore sulla promozione e allo studio della lingua arberesh tra le numerose comunità in Italia, «La mia proposta è la seguente, e non conosco un'altra università tranne Teramo che possa farlo: cambiate strategia, cominciate dalle scuole, fate dei corsi. Invece di avere degli sportelli linguistici (per le minoranze, ndc), chiedete degli insegnanti, preparateli nella lingua arberesh». Nella mattinata presentate le esperienze maturate sia a scuola che nel contesto universitario, con progetti pilota, buone pratiche, metodologie e strumenti atti a favorire l'educazione plurilingue. Al termine del convegno, organizzato da Giovanni Agresti e dall'associazione Lem-Italia con il centro linguistico d’ateneo, sono stati consegnati i diplomi di certificazione linguistica
di lingua spagnola di specialità agli studenti Amato Catena, Antonella De Cata, Denise Lattanzi, Marina Pietrocola e Claudia Trinchini, che hanno partecipato ad un viaggio studi a Madrid con la docente Renata De Rugeriis. (c.d.g.)
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