“Zëmera Këndon” (“Il cuore canta”) è il titolo del primo cd del gruppo di ricerca etno-musicale “Shpirti Arberësh” di Cerzeto. L’interessante lavoro discografico, finanziato dal municipio del piccolo centro arberësh con il POR CALABRIA FESR 2007/2013 – PISL “Arcipelago Arberia” e che racchiude sedici brani, è una raccolta musicale che parte da lontano.
“In questi anni Cerzeto è diventato sempre più luogo di scambi culturali e di crescita intellettuale. Questa vivacità - spiega Silvio Geraldo Cascardo, consigliere comunale con delega alla cultura - è senza dubbio il frutto di scelte programmatiche mirate, atte a garantire un percorso culturale di qualità”.
Per Cascardo e per tutto l’esecutivo del sindaco Giuseppe Rizzo, infatti, il primo cd degli “Shpirti Arberësh” è la punta di diamante della programmazione di qualità a concretezza che cerca di fornire risposte alla domanda culturale del paesino albanofono iniziata nel 2010. “Zëmera Këndon”, quindi, è un regalo del gruppo “Shpirti Arberësh” alla gente di Cerzeto. Un’opera importante - com’è stato ampiamente sottolineato nel corso della presentazione ufficiale del cd svoltasi nel gremito centro polifunzionale “P. Ricioppo” - che ha come obiettivi la conservazione, la riscoperta e rivalorizzazione dei testi e dei canti arbëreshë di Cerzeto. Al professor Carmine Stamile, noto storico arbëreshë e componente del gruppo - il compito di spiegare l’interessante lavoro di ricerca svolto in questi anni dagli “Shpirti Arberësh” nel loro percorso culturale e musicale portato avanti attraverso i colori degli antichi abiti e le loro splendide voci. Negli interventi, moderati da Silvio Cascardo e dalla presidente del gruppo Elisabeth D’Elia e che si sono susseguiti nel corso della serata, è stata ribadita, quindi, la necessità di un impegno costante e proficuo da parte delle istituzioni affinché alle minoranze linguistiche siano rivolte maggiori attenzioni per evitare che con il trascorrere del tempo possa scomparire il prezioso patrimonio culturale, storico e musicale che le comunità arbëreshë custodiscono da cinquecento anni. E che dovrebbe essere riconosciuto - ha ricordato Damiano Guagliardi, già assessore regionale alle minoranze linguistiche e attuale presidente della Federazione Associazioni Arbereshë - patrimonio dell’umanità. (dirittodicronaca.it)