MonasteroIl sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi giovedì 8 Giugno, alla presenza del Vescovo di Lungro, mons. Donato Oliverio ha presentato ai suoi concittadini il progetto di rilancio del monastero italo-greco di Santa Maria Odigitria .“Un luogo da valorizzare e preservare nella sua identità, tanto da investire ingenti risorse pubbliche (non ultima la riqualificazione esterna).

Durante l’incontro è stata annunciata la prossima riapertura della Chiesa grazie agli sforzi di questi mesi della Diocesi e del Comune e la possibilità di riportare i Monaci al Monastero. Il progetto di rilancio prevede anche la volontà di allestire una biblioteca con specificità sull'oriente cristiano el’allestimento disale con esposizioni permanenti di abiti tradizionali e icone. Per stare al passo con i tempi anche la possibilità di creare eventi spot specifici che possano consentire al turista di scoprire il nostro essere "Sanbasilari" a 360° (tradizione spirituale-cultura-accoglienza). Quest'ultimo punto, ilsolo spunto di riflessione di un gruppo di giovani (Ohm factory), che tramite la scuola, hanno pensato ad una idea-progetto, che verrà presentata a conclusione di questo loro percorso, per lavorare insieme al miglioramento del territorio. Per non dimenticare il passato, rispettandolo e per avere uno sguardo al futuro” queste le testuali le parole del primo cittadino.
Il monastero italo-greco di Santa Maria Odigitria in San Basile si trova in Via Abbadia, nel medesimo luogo in cui in origine, tra il X e XIsecolo, fu costruito il cenobio intitolato a San Basilio Craterete sorto tra la catena del Pollino e la piana di Sibari. Il convento di San Basilio fu di grande importanza per tutto il Medioevo fino al 1510 quando nacque il feudo rurale di San Basile che s’ingrandì con le genti di etnia albanese.Abbandonato, l’edificio andò presto in rovina e sulle sue ceneri sorse nel 1933, un nuovo convento grazie all’opera caritatevole dei monaci della Badia greca di Grottaferrata; dedicato alla Vergine Odigitria la chiesa, fu inglobata in un moderno complesso abbaziale. Ma dopo secoli di storia e cambiamenti radicali ciò che resta immutabile è l’incanto che fedeli e non provano dinanzi al viso antico e sfumato della meravigliosa “Madonna coronata”, affrescata in untempo lontano.
Oggi il monastero, agli occhi meravigliati di nuovi visitatori; deve splendidamenterifulgere come espressione soprannaturale di umanissima vicinanza alle emozioni terrene, incantevole e mistico in un nuovo, sorprendente e più che mai
desiderabile allestimento.

 

Dal: Diario di Castrovillari

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