Lo scorso 20 giugno è tornato alla casa del Padre, papàs Antonio Bellusci, protopresbitero e figura illustre e amata dagli arbëreshë. Nel corso della sua vita e del suo lavoro, Bellusci è diventato profondamente identificato con l’essenza e la cultura della comunità Arbëreshë in Italia, contribuendo in modo significativo alla sua conservazione e valorizzazione negli ultimi cinquant’anni.
Nato nel 1934 a Frascineto, in Calabria, zoti Bellusci ha dedicato l’intera sua esistenza alla causa Arbëreshë. Formatasi come ecclesiastico, è emerso rapidamente come una figura di spicco, non solo per il suo ruolo religioso, ma anche per il suo instancabile impegno verso l'identità arbëreshë.
Ha interpretato la missione sacerdotale non solo sul piano spirituale ma anche come difensore e promotore della cultura arbëreshë. Lo ha fatto in molteplici modi: dai numerosi studi pubblicati su varie riviste e testi alle molteplici iniziative culturali, che promuoveva spesso e cui non si sottraeva mai. Atleta della lingua arbëreshe, che praticava sempre e con tutti, bambini compresi, tratto ahimè poco comune tra i nostri papades.
Un difensore della causa albanese
Papàs Bellusci ha fornito innumerevoli testimonianze a difesa della causa albanese, con particolare attenzione alla situazione del Kosovo. La sua voce, potente e rispettata, ha fatto da avvocato per i diritti e la cultura degli albanesi non solo in Italia, ma anche sulla scena internazionale. I suoi contributi hanno superato il campo religioso, abbracciando attività scientifiche e umanitarie.
Bellusci era particolarmente noto per il suo sostegno agli Arvaniti in Grecia, che ha studiato e compreso in profondità. I suoi sforzi hanno significativamente contribuito al riconoscimento e alla conservazione del patrimonio arvanita, rendendolo uno degli studiosi più importanti in questo campo.
Zoti Antonio è stato un punto di riferimento indispensabile e ospitale per gli albanesi “d’oltremare” che visitavano gli Arbëreshë. La sua disponibilità e la sua vasta conoscenza hanno fatto della sua casa e della sua biblioteca un modello di conservazione della cultura albanese, contenendo libri e riviste provenienti da tutto il mondo albanese.
Un lascito indelebile
Con la sua scomparsa, la comunità Arbëreshë perde una figura centrale il cui lavoro ha lasciato un segno indelebile nella conservazione e nella celebrazione del loro patrimonio unico. Il lascito di Papàs Antonio Bellusci continuerà a ispirare le future generazioni a sostenere e apprezzare il ricco tessuto culturale che ha difeso con tanto ardore.
La morte di Zoti Antonio Bellusci è una perdita enorme per la comunità Arbëreshë e per tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. La sua dedizione, il suo sapere e la sua passione per la causa albanese rimarranno un esempio luminoso di impegno e amore per la propria cultura.