S.E. Mons. Donato Oliverio, vescovo dell'Eparchia di Lungro, ha lanciato un appello perchè la politica crei le condizioni per evitare lo spopolamento dei piccoli centri.
Il vescovo, nel corso della presentazione del volume “I modelli di giosefologia nella storia della teologia cristiana”, di Patrizia Innocenza Miceli presso il seminario Eparchiale di Coesnza, ha lanciato l'allarme sulla situazione socio-economica dei paesi dell'Eparchia di Lungro che vanno sempre più impovedendosi e spopolandosi.
“San Giuseppe richiama i valori fondamentali della famiglia, fondamento della nostra comunità, perché quando una famiglia è salda, la società va avanti e si edifica”. Il vescvo ha evidenziato come “la figura di san Giuseppe richiama al ruolo educativo del padre, perché egli è il vero padre di Gesù”.
Mons. Oliverio si è focalizzato anche sulla dimensione del lavoro che proviene dall’esempio del Santo. “Il lavoro deve essere accessibile a ogni uomo e a ogni donna – ha aggiunto -, per questo la Chiesa non può che essere costantemente impegnata nella questione sociale”. “I nostri paesi – ha detto ancora l’eparca riferendosi alla situazione nella diocesi di Lungro – si stanno spopolando. E questa è una realtà tragica. I nostri migliori giovani vanno via perché non c’è lavoro. Ecco perché occorre una politica che valorizzi i piccoli centri, che sono i luoghi dove veramente si realizza la comunità”. La presentazione del volume rientra tra le attività pastorali culturali promosse dal vicario generale dell’Eparchia, papàs Pietro Lanza, in vista del primo centenario dell’erezione della diocesi, che verrà celebrato nel 2019.
Fonte: www.agensir.it