La comunità italo-albanese di S. Atanasio di Roma nella ricorrenza della Festa Nazionale d’Albania organizza per sabato 23 novembre 2013 - ore 17,00, in via dei Greci 46, una conferenza su Il “Messale” di Gjon Buzuku (1555). Relatore: Prof. Zef Giuseppe Chiaramonte. Moderatore: Prof. Domenico Morelli.
Inoltre, domenica 24 novembre 2013 - ore 10,30 - Chiesa di S. Atanasio via del Babuino, 149, sarà celebrata la Divina Liturgia in lingua albanese, presieduta dal Papàs Nicola Miracco Berlingieri
Il “Messale” di Gjon Buzuku (1555)
Un Hapax in lingua albanese tra Riforma, Controriforma e Islam
Status quaestionis
L’impianto dei Turchi ottomani nei Balcani, avvenuto a partire dalla seconda metà del XIV secolo, portava con sé una ulteriore divisione religiosa oltre a quella, divenuta ormai tradizionale, tra Costantinopoli e Roma: favoriva, quando non imponeva, la conversione all’Islam. Mentre Greci, e Slavi, le cui gerarchie ecclesiastiche avevano subito trovato un accordo col Sultano, continueranno a celebrare nelle rispettive lingue, gli Albanesi cattolici, calpestati in casa propria dai Turchi e isolati da Roma, cercheranno in vari modi di resistere coltivando la propria lingua e inserendola anche nel contesto liturgico. L’opera più vasta e più completa tra i tentativi esperiti per introdurre la lingua materna nella liturgia cattolica è quella di Giovanni Buzuku, il cui Messale, nell’unico esemplare superstite, oggi presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, è stato scoperto nel 1740 e ri-scoperto nel 1909.
Da quest’ultima data partono gli studi che lo riguardano, oltre alle due edizioni critiche. Il presente lavoro vuole lumeggiarne gli aspetti più propriamente storici e liturgici, finora lasciati in ombra dagli studiosi, mentre si attendono gli esiti di ricerche già avviate presso gli archivi vaticani alle tracce di eventuale documentazione superstite (Zef Giuseppe Chiaramonte).