Nel mese di maggio del 1968, si celebrava il 500 anniversario della morte di Giorgio Castriota Skanderbegh. Da Lungro giunse alla volta di Roma una delegazione dei principali comuni arbresh, guidata da S.E. Giovanni Stamati, che ricopriva ancora la carica di vicario generale in quanto titolare la carica di Eparca era ancora S.E. Giovanni Mele.
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In mattinata vi fu la visita al monumento equestre posto nella capitale in piazza Albania, realizzato dallo scultore R. Romanelli e inaugurato nel 1940, nello stesso giorno di quel 1968 il comune di Roma appose una targa in ricordo della ricorrenza. In seguito la comitiva che comprendeva anche gruppi folkloristici in costume tradizionale potè salutare il pontefice Paolo VI e fu ricevuta in udienza dal cardinale della congregazione delle chiese orientali. La giornata si concluse nell'aula vaticana con la partecipazione dei nostri esponenti folk che si esibirono in canti e danze davanti alle varie autorità politiche e religiose tra cui l'ambasciatore albanese e il vicesindaco di Lungro, Nicolino Scaglione.
A quarant'anni dall'evento mi è sembrato giusto mettere a disposizione il mio materiale fotografico sperando di raccogliere anche qualche altra testimonianza da parte dei numerosi presenti partecipanti a quell'importante avvenimento che possono scrivere alla redazione di Jemi.
A quarant'anni dall'evento mi è sembrato giusto mettere a disposizione il mio materiale fotografico sperando di raccogliere anche qualche altra testimonianza da parte dei numerosi presenti partecipanti a quell'importante avvenimento che possono scrivere alla redazione di Jemi.
Ambrogio Frascini
Ndr