A San Demetrio a rischio le pitture di Martin Camaj
Quattordici pitture di un
noto artista albanese, Ndoc
Martin Camaj realizzate nel
1907 su commissione delle
autorità del Collegio Sant’Adriano
per abbellire una sala
nel piano terra dell’immobile
dove dal 1907, anno della
sua costruzione, alloggiavano
prima i presidi del Liceo ginnasio
e, anni dopo, i rettori del
Collegio rischiano il totale degrado.
Dalla fine degli anni ’70
al 1995, la palazzina, che rientra
nel patrimonio immobiliare
del Collegio, è stata utilizzata
come sede staccata prima
dell’ Istituto Professionale
di Stato per l’Agricoltura di Sibari,
poi del Professionale di
Rossano.
.
Il 1995 è stato l’anno
della sua chiusura per il calo
di iscrizioni, che indusse le autorità
scolastiche a sopprimere la sede di San Demetrio
Corone. Oggi l’immobile è fatiscente
e l’incuria regna sovrana.
Ad aggravare lo stato
di inagibilità concorre l’infiltrazione
di acqua piovana attraverso
una larga apertura
provocata dal cedimento del
tetto. I dipinti, tranne due già
attaccati dall’ umidità, sono
nel complesso ancora in un
discreto stato di conservazione.
I soggetti rappresentati sono:
l’autoritratto di Camaj,
due paesaggi (il monte Pollino
e le piramidi d’Egitto), cinque
ritratti (Galilei, Dante,
Raffaello, Verdi e Michelangelo)
e sei panorami o monumenti
di alcune città (tra cui
Scutari, Roma, Napoli e Venezia).
A segnalare per primo la
presenza delle pitture e a sollecitare
l’intervento delle autorità
preposte alla tutela dei
Beni culturali fu il professore
Franco Altimari, titolare della
cattedra di lingua e letteratura
albanese all’Unical, nel
lontano 1980. Nulla, però, è
stato fatto per evitare che la
palazzina venisse strappata al
degrado e all’incuria, e per
scongiurare che l’umidità incominciasse
ad aggredire e
deteriorare i dipinti.
Dal quotidiano "Calabria Ora"